Week end a Barolo: vino, buona tavola e relax formato famiglia

Il verde delle colline. Il sole dorato. I borghi antichi ricchi di storia e tradizioni. Le nocciole, tonde e gentili. Il vino, quello buono. E poi la battuta di Fassona e il tartufo. Nel week end, insieme ad altre tre coppie di colleghi di Andrea con figli, siamo stati nelle langhe per una due giorni in mezzo alla natura, all’insegna del relax e delle cose buone.
Ecco la nostra mini guida. Ovviamente formato famiglia.

DOVE MANGIARE
Agriturismo Due Ciance, Borgata Corini, 13 Novello
Noi siamo stati il sabato a pranzo. Eravamo un gruppo nutrito ma il servizio è stato impeccabile. Atmosfera informale, calda, quasi di famiglia. Personale molto cordiale che ha riservato un’attenzione speciale alla mia celiachia e al menù per Ginevra. Da segnalare il vitello tonnato, la battuta di fassona e il risotto ai formaggi con nocciole. Speciale anche il moscato. A chiudere il pranzo il caffè della moda servito, come una volta, nel bicchiere di vetro.

 

DOVE DORMIRE
La Spiga, ristorante e camerevia la morra 55b, Cherasco
Perfetto per un week end fuori porta, immerso nella tranquillità dei vigneti di San Michele di Cherasco, l’albergo è grazioso, le camere spaziose, fresche e vista vigne. Dalla terrazza, dove viene servita la prima colazione, si intravede l’intera vallata. La piscina, sul retro, è una vera oasi di relax. Non partite senza aver fatto un tuffo!

All’interno dell’albergo è presente poi un piccolo ristorante. Qui abbiamo cenato il sabato sera. La cucina è quella della tradizione. Buonissima la selezione di tome con miele di castagno e confetture. Per i più temerari c’è la possibilità di fare un menu degustazione a base di lumache. Da non perdere la macedonia di mirtilli freschi a fine pasto.

COSA VEDERE

  • Le colline. Da tutte le prospettive. Ammiratele. Lasciatevi sedurre dai paesaggi intorno a voi, dalla spettacolarità della natura, dal silenzio.
  • Barolo, con le sue case, le sue vie, le sue stradine in cui passeggiare con indosso una gonnellona di seta a fiori e dei sandali flat per sentirsi un’americana in vacanza. Una vera chicca da non perdere è il museo del vino, il WiMu. Avendo 3 bambini in età d’asilo con noi abbiamo scelto di fare la visita guidata a loro dedicata e si sono divertiti molto. E anche Ginevra, con i suoi 14 mesi, si è entusiasmata per i continui giochi di luci e ombre, i suoni, i colori e le attività.
  • Le cantine e le degustazioni. Perché è bello scoprire da dove nasce e come nasce il vino prendendo contatto con le persone, le famiglie, che in prima persona lo producono. Noi siamo stati alla cantina Serio e Battista Borgogno. Il nostro bottino? Barolo Cannubi 2013, Barbaresco 2014 e Seriulin 2016.

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